mercoledì 5 ottobre 2011

Chimica queer e misoginia retrograda

Nello stesso giorno ho letto su Haaretz una grande notizia ed una pessima notizia.

Cominciamo dalla pessima: l'Israeli Andalusian Orchestra (wiki, dischi) di Ashdod ha deciso di togliere dal programma di quest'anno un concerto con la partecipazione della cantante Françoise Atlan, in quanto il pubblico più osservante minacciava di disdire gli abbonamenti.

Il perché è molto semplice: la legge religiosa ebraica vieta ai maschietti di ascoltare il canto di una donna; il risultato è che chi vuole ascoltare Françoise Atlan ora deve prenotare una serata a parte.

Il 6 settembre è successa una cosa più grave, in quanto nove cadetti delle forze armate israeliane hanno abbandonato una cerimonia militare in cui stavano per cantare due donne - i quattro che hanno rifiutato di presentare le loro scuse sono stati espulsi dall'accademia.

Il rabbino militare capo, Rafi Peretz, ed il rabbino capo ashkenazita, Yona Metzger, hanno difeso i soldati che si sono ammutinati (secondo il codice militare italiano, quattro soldati o più che collettivamente disubbidiscono sono rei di ammutinamento); alcuni rabbini hanno emesso invece un verdetto di segno opposto, secondo il quale abbandonare platealmente la cerimonia significava ledere la dignità umana di chi cantava e degli altri partecipanti alla cerimonia - e questa era violazione della legge ebraica ben più grave del lasciar entrare nelle orecchie il canto di una donna.

L'ottima notizia è il conferimento del Premio Nobel per la Chimica 2011 all'israeliano Daniel Schechtman per la sua scoperta dei quasicristalli. Non sono uno scienziato, e quello che sono riuscito a capire della sua scoperta è che un quasicristallo è una struttura ordinata, ma non periodica, che riempie completamente uno spazio, ma in cui nessuna regione, pur rispettando lo schema di composizione, è uguale ad un'altra.

La regolarità della struttura diventa evidente quando il quasicristallo assume dimensioni relativamente grandi (ed allora esso diffrange i raggi X in maniera caratteristica), oppure quando si riesce a ricondurre la sua quasi-regolarità in uno spazio tridimensionale ad una perfetta regolarità in uno spazio con più di tre dimensioni.

E' più facile capire gli equivalenti bidimensionali dei quasicristalli, ovvero le tassellature di Penrose, che ricoprono un piano in modo ordinato ma non periodico, in cui nessuna zona della tassellatura è uguale alle altre; però queste tassellature manifestano la loro regolarità quando diventano molto estese o si è capaci di ricondurre l'apparente irregolarità nel piano ad una regolarità in uno spazio con più di due dimensioni.

E' stato notato che i quasicristalli di Schechtman e le tassellature di Penrose erano già "noti" prima della loro scoperta formale (un motivo decorativo islamico chiamato girih - vedi anche qui e qua - è una tassellatura di Penrose ante litteram; diversi altri scienziati avevano osservato le caratteristiche strutture di diffrazione dei quasicristalli senza rendersene conto, e si è scoperto recentemente che i quasicristalli esistono anche in natura), ma solo Schechtman ha capito di trovarsi di fronte ad una rivoluzione nella cristallografia, ed ha avuto la forza di perseverare anche contro l'opposizione di un mostro sacro della disciplina come il due volte premio Nobel (per la chimica e la pace) Linus Pauling.

Schechtman ha fatto alla scienza dei materiali quello che le teorie queer hanno fatto allo studio della sessualità, in quanto è stato capace di pensare in modo non convenzionale, rifiutandosi di perpetuare la vetusta divisione dei solidi in amorfi e cristallini, allo stesso modo in cui le teoriche queer come Judith Butler ed Eve Sedgwick Kosovsky sfidano la tradizionale divisione dell'umanità nei generi maschile e femminile.

Questo è il paese d'Israele: vi si trovano casi scandalosi di chiusura mentale e mirabili esempi di capacità di andare oltre gli schemi. Peccato che la politica israeliana sia più scandalosa che mirabile.

Raffaele ladu

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