domenica 12 febbraio 2012

Ancora sull'omofobia accademica in Israele

[1] http://milk-open-house.blogspot.com/2011/12/omofobia-accademica-in-israele.html

[2] http://www.haaretz.com/print-edition/opinion/select-chapters-in-professional-negligence-1.412386

[3] http://www.raffaellocortina.it/catalogo_scheda.asp?idlibro=1473

Nel dicembre 2011 era scoppiato un caso in Israele (riferito in [1]) perché uno dei testi di psichiatria più usati nel paese riferisce idee spregevoli e screditate a danno delle persone LGBT.

[2] rincara la dose riassumendo che cosa non va nel libro:

  • il prof. Shmuel Tiano non è solo il curatore dell'opera, ma anche l'autore di un articolo in cui egli sostiene posizioni simili a quelle che [3] attribuisce a Joseph Nicolosi, ovvero che l'omosessualità è un "disturbo emotivo" che nasce da "un forte bisogno di dipendenza", e che può essere trattato con una terapia riparativa;
  • i capitoli in cui si parla del trattamento da riservare alle persone in lutto, ai disabili ed agli autistici sono ritenuti assai problematici - ma l'autrice della stroncatura, Amalia Rosenblum, non spiega perché;
  • dell'incesto tra padre e figlia dice che la colpa è della madre che non ha acconsentito ad un rapporto sessuale con il padre, o della figlia che seduce il padre;
  • dei bimbi abusati, dice che la maggior parte è problematica - scaricando su di loro la responsabilità per quello che hanno subìto.
Non è che il libro sia una semplice bizzarria ai margini della comunità scientifica - Amalia Rosenblum ha trovato nel database giuridico israeliano Nevo 32 citazioni di questo libro, che sono servite ad argomentare un'articolo od una sentenza.

Quindi l'appello alla libertà di scienza con cui l'editore Dyonon ed il Consiglio per l'Istruzione Superiore israeliano rifiutano di prendere posizione in merito va considerato una dichiarazione di irresponsabilità.

In Italia è stato appena pubblicato il libro [3], il quale confuta molto bene i fautori delle terapie riparative - in quanto concettualmente confuse, eticamente discutibili, nonché inefficaci. Lo abbiamo nella nostra biblioteca e vi invitiamo a leggerlo.

Raffaele Ladu

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